domenica 21 settembre 2008

La Pantanissima a Cesenatico

HA SEGUITO i trecento partecipanti della ‘Pantanissima’ come fossero tutti figli suoi. Mamma Tonina è sempre in movimento e domenica scorsa ha voluto la "Gran Fondo di Cesenatico"

2008-09-11

HA SEGUITO i trecento partecipanti della ‘Pantanissima’ come fossero tutti figli suoi.

Mamma Tonina è sempre in movimento e domenica scorsa ha voluto la ‘Gran Fondo di Cesenatico’ dedicata al figlio.

Di questa kermesse cicloturistica ha curato anche i dettagli occupandosi personalmente non solo del sugo della pastasciutta che alla colonia Agip ha poi sfamato i concorrenti, ma ha pure seguito gli infortunati.

Con tanto affetto, quello vero e tipico di una madre.

Infatti chi ha voluto e vuole bene a suo figlio è come se lo volesse a lei.

Così si comporta mamma Tonina che martedì sera per poco non ha fatto venire un ‘coccolone’, per l’emozione, a un tifosissimo del Pirata, un 53enne di Torino che durante la ‘Pantanissima’ è caduto fratturandosi il femore.

Il medico di gara, Vladimiro Giovannini, lo ha fatto subito ricoverare al Bufalini dove l’appassionato cicloturista è stato sottoposto a intervento chirurgico.

E POCHE ORE dopo ha avuto una splendida sorpresa e si è commosso: mamma Tonina infatti lo è andata a trovare in ospedale:
«E’ stato un bellissimo incontro — dice mamma Pantani —, quando mi ha vista non credeva ai propri occhi, era felice. Mi ha stretto cento volte la mano ringraziandomi e ha aggiunto che quasi quasi era valsa la pena farsi male. Sono io che invece ringrazio lui e tutti coloro che in un modo o nell’altro tengono sempre viva con tanto affetto e partecipazione la memoria di Marco».

Intanto la comitiva di ciclisti con la quale il cicloturista torinese era andato a Cesenatico, è ancora in vacanza e alterna le visite all’amico con quelle giornaliere allo ‘Spazio Pantani’ dove il tempo si è fermato e sembra che il campione sia ancora in sella alla sua bicicletta a caccia dell’ennesima vittoria.

fonte:"Il Resto del Carlino"

Scusatemi per la lunga assenza..



Carissimi Amici Pirati,
come va? perdonate la mia lunga assenza ma sono stata nella mia casa in Valtellina e ho avuto da fare con i cani abbandonati..anche se il mio cuore e pensiero è sempre con il nostro Amato Marco..

Quando sono stata al Mortirolo a seguire il Giro d'Italia mi è venuta una tristezza..pensavo ai Suoi scatti in salita e mi sembrava di rivederlo mentre era davanti a tutti..e invece no.. mi sento male al solo pensiero..

Ciao Marco,
ci manchi tantissimo!!!!!!! sei il Migliore!!!!!!!!!!!!

martedì 15 luglio 2008

Foto di Marco in Maglia Rosa

Carissimi Amici Pirati,
oggi Vi metto un pò di foto di Marco..che ho trovato su google..sono bellissime..Marco è Unico e il più Grande Campione di tutti i tempi!!!!! queste foto sono di quando era in Maglia Rosa..spero siano di vostro gradimento..

lunedì 7 luglio 2008

Stupenda canzone dedicata a Te,Marco..

Ciao Carissimi Amici Pirati,
è da un pò che ascolto questa meravigliosa canzone..è veramente stupenda..scritta e cantata col cuore per il nostro Amato Marco..

CARMELO FELE "L'ULTIMO TRAGUARDO"



Grazie mille di cuore,Carmelo,per la Tua fantastica canzone!!!!!
Pirati per SEMPRE!!!!!!!

Vai Pirata!!!!!

Ciao Carissimi Amici,
come va?? perdonatemi che non ho scritto nei giorni scorsi ma sono stata impegnata come volontaria al canile..e non ho avuto tempo..
comunque oggi Vi metto video delle tappe in cui il nostro Amato Marco ha vinto..

Pantani Impresa



Pantani e Tonkov a Plan di Monte Campione..scatto di Marco..omaggio a Marco..



ed ora gli striscioni per Marco alla tappa del Giro di quest'anno al Mortirolo..c'ero anch'io..ma il video non è il mio..l'ho sempre preso da you tube..



Marco,ci manchi!!!!!!

giovedì 3 luglio 2008

La Granfondo Internazionale Pantani all'Aprica


Carissimi Amici,
domenica 22 giugno sono stata all'Aprica ad assistere alla Granfondo dedicata a Marco..è stato davvero emozionante..anche se ovviamente preferivo che la Granfondo non fosse dedicata a Marco ma che potesse partecipare anche Lui..

Ecco alcune foto che ho scattato..











poi ve ne metterò altre..
con affetto

mercoledì 2 luglio 2008

Canzoni dedicate a Marco

Gli Stadio "E mi alzo sui pedali"

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I Nomadi "L'ultima salita"

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Riccardo Maffoni "Uomo in fuga"

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Francesco Baccini "In fuga"

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sono tutte canzoni bellissime..che ricordano il nostro Pirata ma questa è la canzone migliore..
Marco canta "E adesso pedala"

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si..perchè anche a Marco piaceva cantare..un Mito in tutto!!!!!

La vita di Marco

Carriera del Grandissimo Marco..recuperata da Wikipedia..



MARCO PANTANI (Cesena, 13 gennaio 1970- Rimini, 14 febbraio 2004)
Dopo essere stato giocatore di calcio, un giorno ricevette in regalo una bicicletta da suo nonno Sotero.
Decise di tesserarsi nel G.C. Fausto Coppi di Cesenatico e mostrò subito indubbie doti di grande scalatore, vincendo molte gare.
Nel 1990 è terzo al Giro d'Italia dilettanti, nel 1991 secondo e nel 1992 primo davanti di circa cinque minuti a Francesco Casagrande e Wladimir Belli. Nel 1993 partecipa al primo Giro d'Italia per professionisti, ritirandosi dopo poche tappe per una tendinite.
La sua esplosione come ciclista professionista avvenne al Giro del 1994 con le vittorie di tappa di Merano e Aprica (con il durissimo Mortirolo) e con il secondo posto in classifica generale.
Al suo debutto nel Tour del 1994 finì terzo in classifica generale dietro a Miguel Indurain e Piotr Ugrumov, vincendo la maglia bianca come miglior giovane, pur senza riportare alcun successo di tappa.
L'anno successivo, arrivarono i primi successi di tappa al Tour, nella leggendaria
Alpe d'Huez e nella tappa pirenaica di Guzet Neige.
Anche grazie a questi successi Marco riuscì a conquistare la tredicesima posizione della classifica finale nonché la maglia bianca.
Nel Campionato Mondiale disputatosi in Colombia quell'anno, Marco si classificò terzo dietro Abraham Olano e Miguel Indurain.
Proprio quando sembrava agli inizi di una formidabile carriera, Pantani venne investito da un'automobile durante la Milano-Torino, incidente che gli provocò la frattura in due punti di una gamba e il rischio di una prematura interruzione dell'attività agonistica.
Pantani ritornò a correre nel
1997, ma al Giro d'Italia subì un nuovo incidente, nella discesa dal passo del Chiunzi, a causa di un gatto che attraversò la strada al passaggio del gruppo, e fu costretto al ritiro.
Questa volta recuperò velocemente e ritornò in sella al Tour dello stesso anno, dove lottò a lungo per la maglia gialla, riportando altri due successi parziali ancora all'Alpe d'Huez (dove stabilì il record di tempo di scalata) e a Morzine.
Grazie alla sua struttura fisica e alla sua facilità di scatto, Pantani era quasi imbattibile sulle salite delle Alpi e dei Pirenei, ma il più robusto e potente Jan Ullrich mostrò la sua determinazione e riuscì a recuperare il tempo perso nei confronti di Pantani grazie alle tappe a cronometro, nelle quali era più forte, portando la maglia gialla fino a Parigi; Pantani si piazzò al terzo posto della classifica finale dietro anche a Richard Virenque.
Per ricordare le sue doti di
grimpeur, dal 2004 il Giro d'Italia assegna ogni anno ad una salita (la più "rappresentativa") il titolo Montagna Pantani, onore concesso fino allora solo al Campionissimo Fausto Coppi, con la Cima Coppi (il passo più alto percorso dal Giro).
Nel 2004 la salita è stata il Mortirolo, nel 2005 il Passo delle Erbe, nel 2006 di nuovo il Mortirolo, nel 2007 la salita che giunge al Santuario di Oropa, dove Pantani vinse al Giro del 1999. Nel 2008 ancora una volta il Mortirolo, nella tappa del 31 maggio.
L'azione tipica di Pantani, caratterizzata da diversi scatti ripetuti ad intervalli regolari con conseguente mantenimento di un'elevata velocità, rendevano il pirata particolarmente adatto alle pendenze più estreme, dove l'atleta romagnolo era in grado di staccare non solo i passisti-scalatori, ma anche gli altri scalatori puri.


















Il Giro e il Tour nel 1998
Nel 1998 Marco Pantani si impose al Giro d'Italia, nonostante il percorso non facilitasse le sue caratteristiche con poche montagne e molti chilometri a cronometro.
Rivaleggiando con gli specialisti della lotta contro il tempo, come Alex Zuelle, Pantani attaccò ripetutamente sulle montagne e fu in grado di guadagnarsi un margine abbastanza grande da compensare la sua debolezza a cronometro, raggiungendo la vittoria finale e numerosi successi di tappa. Memorabile fu la tappa di Plan di Montecampione quando Pantani, con Zuelle ormai in crisi (finì il giro quattordicesimo), attaccò ripetutamente il tenace Pavel Tonkov che alla fine, dopo un entusiasmante duello cedette. Marco vinse la tappa e guadagnò quel minutino che gli diede un buon margine di sicurezza per la successiva cronometro e per la conquista del giro.
Nel Tour dello stesso anno, Pantani fu finalmente in grado di battere Ullrich, staccandolo di quasi nove minuti nella celebre tappa di montagna conclusa a Les-Deux-Alpes. Anche se Ullrich mostrò il suo carattere andando all'attacco nella tappa successiva, il distacco era ormai troppo ampio, e
Pantani divenne il primo italiano a vincere il Tour dopo Felice Gimondi nel 1965.
Pantani è tuttora l'ultimo corridore ad aver centrato nello stesso anno la doppietta Giro-Tour, riuscita finora solo ad altri sei ciclisti: Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain.
La sua vittoria fu ancor più notevole se si considera che per molti anni il Tour era stato dominato da passisti molto forti nelle prove a cronometro come Miguel Indurain, Jan Ullrich e Bjarne Riis. Era dai tempi di Lucien Van Impe che uno scalatore "puro" non vinceva, e il suo trionfo fece risorgere la leggenda dello specialista della montagna che s'imponeva staccando tutti sulle salite più ripide.


Marco sei sempre con noi..ci manchi tantissimo!!!!Purtroppo non potremo più vedere i Tuoi magnifici scatti sulle montagne..
Volevo approfittare del mio blog per esprimere la mia vicinanza ai Carissimi Familiari di Marco..a Mamma Tonina,a Papà Paolo,alla Sorella Manola e al cugino Thomas..Vi sono sempre vicina..

martedì 1 luglio 2008

Testamento di Marco

Carissimi,
mi sembra giusto e doveroso cominciare il blog del Pirata con il suo ultimo scritto..il testamento che ci ha lasciato per ricordarci quanto Lui abbia sofferto..
Ve lo riporto qui:
L’ultima lettera di Pantani
"Sono stato umiliato per nulla. Per quattro anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi, ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia.

E io mi sto ferendo con la deposizione di una verità sul mio documento, perchè il mondo si renda conto che se tutti i miei colleghi hanno subito umiliazioni, in camera con le telecamere nascoste per cercare di rovinare le famiglie; e poi dopo come fai a non farti male.

Io non so come mai mi fermo in casi di sfogo come questi. Mi piacerebbe, io so di aver sbagliato con le prove però, ma solo quando la mia vita sportiva, soprattutto privata, è stata violata, ho perso molto".
"E sono in questo paese con la voglia di dire che hasta la victoria è un grande scopo per uno sportivo. Ma il più difficile è di aver dato il cuore per uno sport, con incidenti e infortuni: e sempre sono ripartito. Ma cosa resta, c'è tanta tristezza e rabbia per le violenze che la giustizia a tempi è caduta nel credere. Ma la mia storia spero che sia di esempio agli altri sport che le regole, sì, ma devono essere uguali per tutti. Non esiste lavoro che per esercitare si deve dare il sangue, i controlli di notte alle famiglie degli atleti".

"Io non mi sono sentito più sereno di non essere controllato in casa, in albergo, dalle telecamere e sono finito per farmi del male, per non rinunciare alla mia intimità, all' intimità della mia donna, e degli altri colleghi che hanno perso. E molte storie di famiglie violentate. Ma andate a vedere cos' è un ciclista e quanti uomini vanno in mezzo alla torrida tristezza per cercare di ritornare con quei sogni di uomo che si infrangono con le droghe: ma dopo la mia vita di sportivo. E se un pò di umanità farà capire e chiedere cosa ci fa sperare e che con uno sbaglio vero si capisce e si batte, perchè si sta dando il cuore. Questo documento è verità, la mia speranza è che un uomo vero o una donna legga e si ponga in difesa di chi, come si deve dire al mondo, regole per sportivi uguali per tutti. E non sono un falso, mi sento ferito e tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare. Ciao Marco".


Non ho parole da aggiungere a questo tristissimo testamento..ha parlato Marco..

Presentazione


Ciao a tutti Amici,
sono una grandissima fan del più grande Campione di tutti i tempi, Marco Pantani e ho deciso così di dedicargli un blog..per ricordarlo e per fargli capire che manca a tutti noi suoi tifosi..
sono sicura che Lui ci vede ed è sempre con noi e almeno adesso può capire che noi siamo stati e sempre saremo dalla sua parte..che abbiamo creduto sempre nella sua onestà..
Spero che sia di vostro gradimento..
con affetto